BERGAMO, CON LA TESTA TRA LE NUVOLE

Bergamo alta era la meta dove andavamo da ragazzini per fare una passeggiata.
Il posto più lontano che potevamo raggiungere a piedi, quando volevamo stare un pò con la testa tra le nuvole.
Salivamo ad ammirare la vista dalle mura, restavamo le ore a guardare giù, con le gambe a penzoloni.
Si andava a giocare a calcio alla Fara, facevamo i primi giri in bicicletta fino a San Vigilio e poi lungo i Vasi.
Crescendo ci si abitua a quello che ci circonda e la bellezza che hai sempre avuto sotto il naso finisce per nascondersi.
Così non avevo mai pensato potesse diventare l’oggetto di un lavoro, anzi, per anni un’ossessione!
Nel 2009 ero andato a fare una passeggiata a San Vigilio e una volta in cima, mi ero accorto che la nebbia aveva circondato la città che a quel punto si ergeva in un mare di nuvole.
Mi si era aperto un mondo, quello che col tempo era diventato normale si stava trasformando in qualcosa di straordinario e fiabesco.
Dal 2013, tornato a vivere a Bergamo e avendo iniziato a fare il fotografo, ogni volta che vedevo la nebbia arrivare, mi fiondavo a San Vigilio.
Sono state ore e ore di attesa, spesso al freddo, a volte senza nemmeno riuscire a scattare una fotografia.
Altra volte invece, con l’adrenalina a mille, piazzavo il cavalletto freneticamente per non perdere nemmeno un istante perché la nebbia sembrava essere lì a danzare per me.
Una sera ero a Città Alta per un incontro, per fortuna avevo con me macchina fotografica e cavalletto. Alle 22.30 esco in strada e vedo che la nebbia si stava insinuando nei vicoli.
Così comincio a correre verso San Vigilio e arrivato in cima senza fiato mi trovo di fronte uno degli spettacoli più belli cui abbia assistito.
La nebbia sembrava essere stata messa lì apposta, ammantava Città Alta senza coprirla.
Finalmente tanti tentativi erano stati ripagati!
Da quella sera ho continuato a cercare la magia di quell’atmosfera, raccogliendo queste immagini col desiderio che possano portare anche voi ad avere la testa tra le nuvole.

Bergamo alta era la meta dove andavamo da ragazzini per fare una passeggiata.
Il posto più lontano che potevamo raggiungere a piedi, quando volevamo stare un pò con la testa tra le nuvole.
Salivamo ad ammirare la vista dalle mura, restavamo le ore a guardare giù, con le gambe a penzoloni.
Si andava a giocare a calcio alla Fara, facevamo i primi giri in bicicletta fino a San Vigilio e poi lungo i Vasi.
Crescendo ci si abitua a quello che ci circonda e la bellezza che hai sempre avuto sotto il naso finisce per nascondersi.
Così non avevo mai pensato potesse diventare l’oggetto di un lavoro, anzi, per anni un’ossessione!
Nel 2009 ero andato a fare una passeggiata a San Vigilio e una volta in cima, mi ero accorto che la nebbia aveva circondato la città che a quel punto si ergeva in un mare di nuvole.
Mi si era aperto un mondo, quello che col tempo era diventato normale si stava trasformando in qualcosa di straordinario e fiabesco.
Dal 2013, tornato a vivere a Bergamo e avendo iniziato a fare il fotografo, ogni volta che vedevo la nebbia arrivare, mi fiondavo a San Vigilio.
Sono state ore e ore di attesa, spesso al freddo, a volte senza nemmeno riuscire a scattare una fotografia.
Altra volte invece, con l’adrenalina a mille, piazzavo il cavalletto freneticamente per non perdere nemmeno un istante perché la nebbia sembrava essere lì a danzare per me.
Una sera ero a Città Alta per un incontro, per fortuna avevo con me macchina fotografica e cavalletto. Alle 22.30 esco in strada e vedo che la nebbia si stava insinuando nei vicoli.
Così comincio a correre verso San Vigilio, che per chi non conosce Bergamo è una bella salitella.
Arrivato in cima senza fiato mi trovo di fronte uno degli spettacoli più belli cui abbia assistito.
La nebbia sembrava essere stata messa lì a posta, ammantava Città Alta senza coprirla, finalmente tanti tentativi erano stati ripagati!
Dopo quella sera ho continuato a cercare la magia di quell’atmosfera.
Spero che queste immagini possano portare anche voi ad avere la testa tra le nuvole.